lunedì 5 ottobre 2009

L'omicidio-Lennon in scena a Pavia il prossimo 10 ottobre


JOHN LENNON, OMICIDIO DI UNA ROCKSTAR: questo il titolo dello spettacolo presentato da Ezio Guaitamacchi che andrà in scena sabato 10 ottobre (dalle ore 22.30) allo SPAZIO MUSICA di Pavia.

Lo spettacolo prende le mosse, naturalmente, da quella notte newyorchese dell'8 dicembre 1980 in cui il folle Mark David Chapman esplose cinque colpi di pistola contro John Lennon dinanzi all'ingresso del suo appartamento, a pochi passi da Central Park. Tanti gli interrogativi: perché Chapman lo ha fatto? l'ha mandato qualcuno a New York? Cosa c'entrano CIA e FBI? Il delitto più famoso della storia del rock viene ricostruito attraverso un racconto avvincente e dettagliato, costellato di misteriose coincidenze e curiosa aneddotica.

Il caso-Lennon è definitivamente chiuso? A dare risposta ai dubbi che avvolgono la figura di Chapman risponde Guaitamacchi, critico musicale, autore e conduttore radio/televisivo, divulgatore-rock, direttore del mensile JAM e di numerose iniziative editoriali, fondatore del Master in Giornalismo e Critica Musicale presso il Centro Professione Musica di Milano.

Nel corso dello spettacolo sarà possibile ascoltare - in versioni per voce e chitarra acustica - alcuni brani legati al mito-Lennon (da Love Me Do a Come Together) che verranno interpretati dai vocalist Brunella Boschetti e Boris Savoldelli, 'commentati' dall'action painting di Carlo Montana e dalle videoproiezioni di Filippo Guaitamacchi.

2 commenti:

  1. Ciao a tutti ,
    sarà uno spettacolo interessante e pieno di spunti per far riflettere e per ricordare la scomparsa di John Lennon; la sua figura , la sua importanza nella cultura e nella società , ma anche nel modo di interpretare il ruolo di Rockstar , gran parte di quelle susseguitesi dopo di lui si sono riferite a suoi diversi aspetti della personalità o atteggiamenti, non finiro' mai di dire peccato che se ne sia andato cosi' presto a 40 ani, in quella maniera assurda ,ucciso da uno squilibrato.
    Comunque secondo il mio modesto punto di vista , essendo un fan di Lennon , non escluderei , anzi tenderei ad avvalorare le ipotesi di un complotto o altro, che non si sia trattato dell'episodio isolato di un fan esaltato. Bisogna ricorare Lennon il potere mediatico che ha avuto sulla società giovanile degli anni 60 e primi anni 70 , le sue canzoni di protesta che molte volte sono diventati degli inni di protesta da Give peace a chance, a imagine , a power to the people a give me sone truth, l'album some times in NYC, instant karma..le sue iniziative molto spesso radicali e compromettenti, avrebbero creato senz'altro dei problemi dopo 5 anni di apparente letargo ad alcuni poteri forti,
    un sincero saluto,
    Giuseppe

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  2. Carissimo Giuseppe,

    la forza mediatica e il suo ruolo-chiave di 'collettore' delle coscienze facevano di john lennon un'icona assoluta in termini di presa sul pubblico e sui media. Un ruolo che John conosceva molto bene avendo sperimentato le sue capacità 'sul campo' attraverso il Bed-In, il 'Bagism' o la presentazione di Nutopia...

    Grazie, come sempre, a te che con affetto ed entusiasmo partecipi alla 'vita' del blog NEWS DAL MONDO BEATLES

    Un saluto,
    Michelangelo

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